lunedì 23 aprile 2012

Fez

E' proprio vero che i migliori si fanno sempre attendere parecchio.
Fez è finalmente arrivato sui lidi di XBOX Live Arcade dopo cinque lunghissimi anni di sviluppo.
La cosa interessante è che il titolo Polytron non si è limitato a riscuotere un buon successo di pubblico e di critica, ma ha letteralmente sconquassato la comunità videogiocante.
Procediamo con ordine e vediamo perchè.

Ideato da quell'amabilissima persona che è Phil Fish, Fez è un platform/puzzle game indie dal look deliziosamente retrò.
Recentemente di giochi indie con una grafica in stile 8-16 bit ne abbiamo visti a pacchi e ormai, anche per i nostalgici, è difficile commuoversi per una manciata di pixel. Ciononostante, malgrado i ricordi di giochi come Sword & Sworcery e Where is my Heart? siano ancora impressi nella nostra memoria, lo stile di Fez riesce ugualmente e a far strabuzzare gli occhi.
Siamo infatti ai massimi livelli dell'arte pixellosa, è impossibile non rimanere estasiati dal magistrale lavoro svolto da Polytron per cercare di rendere Fez una delle esperienze visive più appaganti degli ultimi tempi.

Ma la bellezza di Fez non è da ricercarsi esclusivamente nel suo particolare stile grafico.
Se Fez è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno nel panorama videoludico odierno lo si deve principalmente alle sue meccaniche di gioco.
In Fez si gioca con la prospettiva.
Controllando il protagonista Gomez avremo il potere di ruotare di trecentosessanta gradi gli scenari di gioco. Livelli in apparenza bidimensionali scopriranno quindi la tridimensionalità, in maniera simile a quanto avveniva nell'ottimo Super Paper Mario.
Ed è in questo modo, roteando il mondo circostante e pasticciando con gli effetti prospettici, che dovremo venire a capo di gran parte degli enigmi ambientali proposti dal gioco di Phil Fish.
Il nostro obiettivo sarà quello di raccogliere abbastanza cubi dorati per giungere al termine del gioco.
Alcuni cubi verranno trovati integri, altri andranno ricomposti raccogliendone i pezzi in giro per i livelli. Livelli che, sottolineiamolo, sono tutti collegati tra loro nella più classica struttura alla Metroid-Vania.
Ma in Fez non ci saranno solo i cubi dorati. Vi saranno ad esempio i manufatti e gli anticubi, la cui scoperta richiederà spesso la risoluzione di enigmi particolarmente complessi.
Ed è proprio la complessità dei puzzle il motivo per cui questo gioco ha fatto letteralmente impazzire il mondo che videogioca.

Completare Fez scovandone tutti i segreti, senza alcun aiuto esterno, è un'impresa che rasenta il sovraumano.
Il gioco di Phil Fish è letteralmente infarcito di segreti e rompicapi capaci di far esplodere la testa.
Se arrivare al finale pezzente è una cosa alla portata di qualsiasi giocatore abbastanza rodato, terminare il gioco scoprendo tutto lo scopribile richiede una quantità spropositata di materia grigia.
Molti enigmi richiedono ad esempio di decifrare glifi, di conseguenza è inevitabile ritrovarsi a giocare appuntandosi simboli su un foglio di carta e azzardando traduzioni nemmeno fossimo alle prese con una versione di greco.
Altre volte si sfiora addirittura il metareferenziale, ma non vi racconto niente per evitare spoiler.

Il bello di un gioco come Fez è la capacità di far fuoriuscire la parte migliore dei videogiocatori.
Con Fez la figura del videogiocatore torna ad essere quella dell'avventuriero romantico sempre in cerca di una sfida difficile e appagante.
Su internet, in questi giorni, è stato tutto un fiorire di gente che si aiuta o che collabora per venire a capo di questo o quel mistero. Tra un paio di settimane sarà tutto finito e ci saranno soluzioni già belle che pronte, chiaro, ma per il momento è fighissimo assistere a una roba che, per certi versi, riporta alla memoria addirittura la ricerca dell'Easter Egg di Halliday in Ready Player One.
Che poi va bè, lo stesso Ready Player One si ispirava a sua volta ai giochi d'avventura anni Ottanta (genere da cui anche Fez attinge a piene mani), quindi è tutto ciclico!

In buona sostanza, Fez è fantastico.
Mi rendo conto che un gioco simile, oggi come oggi, possa sembrare spocchioso, pretestuoso e inaccessibile ai più.
La verità è che Fez è un titolo carico di mistero e di fascino, capace di trasmettere quel senso di meraviglia che solo pochi videogiochi sanno trasmettere.
Ed è essenziale che si comprenda il valore di un capolavoro simile.
Non capire la bellezza di Fez, a mio avviso, significherebbe un po' non capire perchè i videogiochi sono una roba tanto bella.

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